Mitologie future: Bian Kai trasforma l’arte narrativa cinese

Mitologie future: Bian Kai trasforma l’arte narrativa cinese
#Exhibitions
Bian Kai, Wisdom Shore: The Other Bank of Enlightenment, 2018, Inchiostro e colore su seta, 206 × 624 cm | Courtesy Ink Studio

Affreschi buddhisti, miniature imperiali e leggende antiche si mescolano a visioni urbane e sogni contemporanei nella prima mostra personale di Bian Kai da INKstudio. L’artista cinese, nato a Liaoning nel 1981, rilegge miti e testi classici come il Classico dei Monti e dei Mari e La sorgente dei fiori di pesco per costruire parabole visive che parlano al presente. Le sue opere - dipinti monumentali, paraventi narrativi e tavole policrome - non illustrano ma evocano. Ogni immagine è una performance pittorica, un artificio che trasforma le fonti tradizionali in nuovi mondi simbolici. Tra i lavori in mostra spiccano Next Stop: Peach Blossom Spring (2024), The Unbound Journey (2022) e Peach Blossom Spring: Arcadia as Unfinishable (2016), espressioni di un linguaggio visivo che intreccia estetica, spiritualità e ricerca filosofica. Un viaggio tra religione, arte e narrazione che apre scenari inediti per il presente.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Beijing