Indirizzo: 224-238 Kensington High Street, London W8 6AG
Curata in collaborazione con Future Observatory, il programma nazionale del museo per la transizione ecologica, l'esposizione riunisce oltre 140 opere tra arte, architettura, scienza e tecnologia. L'obiettivo è interrogarsi su come il design possa contribuire alla prosperità del pianeta, spostando l'attenzione oltre i bisogni umani per includere quelli di animali, piante e altri esseri viventi. Tra le opere in mostra, spicca l'installazione monumentale in alghe di Julia Lohmann, che sembra crescere organicamente dallo spazio espositivo, simboleggiando la possibilità di materiali sostenibili e viventi. Alexandra Daisy Ginsberg presenta un arazzo che esplora la prospettiva degli impollinatori, mentre il collettivo MOTH (More Than Human Life Project) propone un murale di otto metri che illustra il movimento globale per riconoscere diritti legali a fiumi ed altri ecosistemi. Altri progetti includono opere concepite per interagire con i polpi e installazioni che promuovono la coabitazione multispecie. La mostra evidenzia come il design possa diventare un mezzo per ripensare la nostra relazione con il mondo naturale, suggerendo soluzioni creative per affrontare l'emergenza climatica. Attraverso un approccio interdisciplinare, More than Human invita i visitatori a considerare il design non solo come risposta ai bisogni umani, ma come pratica inclusiva che riconosce l'interdipendenza di tutte le forme di vita.
Lee Miller è stata una delle modelle più ricercate della fine degli anni '20. Passò rapidamente dietro l'obiettivo, diventando una figura di spicco nelle scene d'avanguardia di New York, Parigi, Londra e Il Cairo. Una mostra a Tate Britain ne celebra la straordinaria carriera.
A Londra nell'inconsueto scenario della Royal Albert Hall, oltre 40 dei migliori maku-uchi rikishi (lottatori) giapponesi si sfideranno, portando con sé l'eredità di 1.500 anni del Sumo.
Dipinti, sculture, tessuti e poesie di oltre 50 artisti tra cui Uzo Egonu, El Anatsui, Ladi Kwali e Ben Enwonwu per raccontare i successi degli artisti nigeriani che hanno lavorato prima e dopo il decennio dell'indipendenza nazionale dal dominio coloniale britannico nel 1960.
Una mostra per raccontare il Pittorialismo: il primo movimento internazionale di fotografia artistica, sviluppatosi in tutto il mondo dal 1880 al 1960.