I Girasoli di Van Gogh, che non piacquero a Gauguin
Luogo: National Gallery
Indirizzo: Trafalgar Square, Charing Cross, London WC2N 5DN
“Il girasole è mio!” affermò una volta Vincent van Gogh, intravvedendo in quel fiore la natura transitoria delle azioni umane o forse semplicemente un inno alla vitalità della natura. Certo è che nessun altro artista è stato così strettamente associato a un fiore specifico. Nel febbraio del 1888 Vincent van Gogh si stabilisce ad Arles, nel Sud della Francia. Felice per la nuova vita nell’antica cittadina e della sua "casa gialla", Vincent si adoperò per convincere l’amico Paul Gauguin a raggiungerlo. Il sogno di Vincent era di stabilire ad Arles una piccola comunità di artisti di cui lui e l'amico sarebbero stati i mentori. E’ durante l’estate, nel periodo di attesa per l'arrivo di Gauguin, che Van Gogh inizia a dipingere la celebre serie dei Girasoli in vaso. Per decorare la stanza dell'ospite e impressionarlo, Vincent van Gogh aveva previsto di dipingere una dozzina di tele, tra cui il Vaso con quindici girasoli che oggi fa parte della Collezione della National Gallery di Londra. Gauguin arrivò nell’autunno successivo, ma a differenza di Van Gogh non trovò per niente interessante Arles e impossibile la convivenza con Vincent. Il sodalizio tra i due si interruppe bruscamente poco dopo e le loro strade si separarono per sempre. Van Gogh precipitò in un esaurimento nervoso, mentre Gauguin decise di abbandonare la Francia alla volta di Tahiti in Polinesia per cambiare il corso della propria esistenza.
La prima grande retrospettiva di Hurvin Anderson esplora venticinque anni di pittura tra Inghilterra e Giamaica, memoria e modernità e riunisce oltre sessanta dipinti dell’artista britannico, spaziando dagli interni nostalgici ai paesaggi saturi, attraversando una profonda riflessione sull’identità e l’appartenenza.
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In occasione del 250° anniversario della loro nascita, una mostra storica esplora le vite intrecciate e le eredità di Turner e Constable, due dei più importanti paesaggisti britannici dell'800.
Dall’intimo ritratto di sé alla presenza globale contemporanea, una nuova retrospettiva alla Tate Modern esplora la vita, l’arte e l’eredità di Frida Kahlo. A cura del Museum of Fine Arts di Houston, la mostra presenterà oltre 130 opere della pittrice messicana, tra cui dipinti, disegni, fotografie, documenti e oggetti personali provenienti dagli archivi di Kahlo.