Un viaggio nell’universo visionario e nella creatività di Tim Burton: il nucleo principale dell’esposizione si concentra sull’archivio personale del regista, mostrando l'incredibile varietà della sua produzione creativa. Non solo preziosi documenti, ma anche disegni e bozzetti con i temi e i motivi visivi ricorrenti da cui hanno preso vita i personaggi che caratterizzano i suoi mondi cinematografici distintivi. La mostra ripercorre le orme del regista e l’evoluzione della sua singolare immaginazione visiva di artista postmoderno multidimensionale, in una sorta di autobiografia raccontata attraverso il suo processo creativo senza limiti. La visione unica di Tim Burton trascende i mezzi e i formati, rendendo chiaro come idee, temi e persino alcune immagini specifiche della sua arte siano finite nei film più iconici che oggi associamo allo sfarzoso spettacolo cinematografico.
La mostra riflette sulla tradizionale concezione della vetrina e sulla sua centralità nei progetti espositivi. Legata all’"esposizione museale classica", la vetrina espone e al contempo separa l’oggetto, offrendolo alla fruizione ma formando una barriera per lo spettatore.
La retrospettiva di Nari Ward presenta, per la prima volta, una combinazione di opere che intrecciano la sua esplorazione della performatività e progetti di collaborazione: oltre trent'anni di pratica, presentando i primi lavori seminali e storici così come nuove produzioni.
A 150 anni dalla nascita del movimento impressionista, una mostra mette a confronto le personalità e le opere di due pittori, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell’Impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti.
Per la prima volta Palazzo Reale celebra in una monografica il talento di Giuseppe De Nittis esponendo circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere.