Nel giardino della storia: l’Orto Botanico di Brera
Luogo: Orto Botanico di Brera
Indirizzo: Via Privata Fratelli Gabba 10
C’è un’oasi verde nel cuore di Milano. Tra i negozi e i bei palazzi dello storico quartiere di Brera si nasconde un antico giardino, dove già nel Cinquecento i monaci coltivavano ortaggi ed erbe medicamentose. Fu l’arciduchessa Maria Teresa d’Austria a trasformarlo in Orto Botanico nel 1774, all’interno di un ampio progetto di promozione dell’agricoltura e delle arti. Qui gli allievi del ginnasio imparavano a conoscere il mondo vegetale e si coltivavano le piante officinali destinate alla vicina Spezieria Braidense. Qualche decennio dopo, con Napoleone, arrivarono le specie esotiche e ornamentali: l’Orto Botanico si trasformò in un luogo di ritrovo e piacere per i cittadini di Milano. Oggi il giardino è sede di studi scientifici, ma anche un bellissimo museo vivente a un tiro di schioppo dalla Pinacoteca di Brera. Il restauro del 2001 ha riportato alla luce l’antica disposizione, con due vasche ellittiche, un arboreto e aiuole dalla fitta vegetazione. Tra erbe utili all’uomo, specie rare e serre per le piante tropicali, spiccano una preziosa collezione di ortensie e due Gingko Biloba, che con due secoli e mezzo di vita rappresentano i patriarchi dell’Orto.
Nuovamente riunito il capolavoro di Piero della Francesca
In un’esposizione unica e irripetibile, viene presentato per la prima volta nella storia, dopo 555 anni dalla sua realizzazione, un capolavoro di Piero della Francesca: il Polittico agostiniano.
La prima esposizione museale dedicata all’opera di Miranda July ripercorre la carriera trentennale dell’artista, regista e scrittrice americana dagli anni Novanta ad oggi, presentando cortometraggi, performance e installazioni.
La mostra riflette sulla tradizionale concezione della vetrina e sulla sua centralità nei progetti espositivi. Legata all’"esposizione museale classica", la vetrina espone e al contempo separa l’oggetto, offrendolo alla fruizione ma formando una barriera per lo spettatore.
Adrian Piper e il razzismo nella cultura visiva contemporanea
La prima retrospettiva europea dopo oltre vent’anni dedicata ad Adrian Piper, artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta.