La Pinacoteca di Brera, il Louvre d’Italia voluto da Napoleone
Programma: Mar - Ven 9.30 - 18.30
Biglietti: Free admission with reservations required on brerabooking.org
Luogo: Pinacoteca di Brera
Indirizzo: Via Brera 28
Un uomo imponente, dal corpo bronzeo e muscoloso, accoglie i visitatori nel cortile d’onore della Pinacoteca di Brera: è Napoleone Bonaparte, munito da Antonio Canova delle sembianze perfette di Marte Pacificatore. Incoronato re d’Italia, il condottiero volle subito dotare di un museo moderno la capitale del nuovo regno, Milano. La Rivoluzione era un fatto recente e le idee illuministe viaggiavano per l’Europa al seguito del tricolore francese: rendere la scienza, la cultura e la bellezza accessibili a tutti era tra le prime della lista, e il museo divenne il veicolo privilegiato per il cammino dei popoli verso il progresso. Intanto i capolavori confiscati alle chiese ed ai conventi del Belpaese affluivano copiosi nelle casse dello Stato rivoluzionario. A Milano per accoglierli fu scelto il glorioso Palazzo di Brera, dove Maria Teresa d’Austria aveva già collocato l’Accademia di Belle Arti e l’illustre Biblioteca Braidense. Nelle intenzioni dell’imperatore, quello di Brera non sarebbe stato un museo come gli altri, bensì un Louvre in versione italiana: lo testimonia il carattere universale delle sue raccolte, capaci di andare oltre le scuole locali e il collezionismo di corte. Preziose pale d’altare arrivarono dall’Emilia e dalle Marche, mentre i grandiosi teleri dei maestri veneti davano alla nuova Pinacoteca un aspetto monumentale. Grazie a uno scambio con le collezioni parigine, Milano si arricchì di dipinti fiamminghi, tra cui capolavori di Rubens e Van Dyck. Ma mancava ancora qualcosa: una grande opera che diventasse il simbolo del museo. Fu scelto lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, il pittore preferito dall’imperatore e dagli artisti neoclassici della sua epoca. Insieme alla celebre tavola, a Milano si conserva ancora il decreto firmato da “Napoleone Imperatore dei Francesi e Re d’Italia” che, dopo un acquisto costato lunghe trattative, assegna a Brera uno dei suoi capolavori più amati.
Per la prima volta Palazzo Reale celebra in una monografica il talento di Giuseppe De Nittis esponendo circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere.
L'approccio non convenzionale al mondo del lusso del duo D&G in un viaggio elegante, divertente ed eclettico per riscoprire la storia di uno dei marchi più celebrati del fashion world milanese.
A 150 anni dalla nascita del movimento impressionista, una mostra mette a confronto le personalità e le opere di due pittori, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell’Impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti.
La prima esposizione museale dedicata all’opera di Miranda July ripercorre la carriera trentennale dell’artista, regista e scrittrice americana dagli anni Novanta ad oggi, presentando cortometraggi, performance e installazioni.