Ogni opera d’arte, si sa, è sempre una sorpresa. Ma lo è ancora di più quando, cani, gatti, serpenti, uccelli, scimmie cedono il posto ad animali più rari, come i rospi. Se il rospo poi è piazzato dall’artista sul dorso, proprio sotto la figura dell’Arcangelo Michele, il mistero si infittisce e accresce la curiosità. Ma cosa rappresenta questo animale? Alla Pinacoteca Ambrosiana, la Madonna in trono con il Bambino tra Sant’Ambrogio e San Michele o Madonna delle Torri, capolavoro del Bramantino risalente agli inizi del XVI secolo, comunica, dal punto di vista contenutistico, una chiara presa di posizione contro il timore dell’eresia. A simboleggiare evidentemente la totale sconfitta del male per mezzo della fede. Una Vergine seduta su un monumentale seggio marmoreo coperto da un drappo rosso conferisce con solennità una palma ad Ambrogio. Il santo è inginocchiato a sinistra, proprio di fronte a Michele Arcangelo che affida l’“animula” del committente al Bambino sul grembo della Vergine, pronto ad accoglierla. In questo simmetrico gioco di specchi dove le figure trovano tra loro corrispondenza (i due angeli sono complementari come anche le due torri alle loro spalle), i due simboli del male vengono ripresi di scorcio, e posti dall’artista alla base del dipinto. L’uomo morto sotto Ambrogio raffigura il grande eresiarca Ario, simbolo dell’arianesimo, idealmente sconfitto dalla fede del santo. Il raccapricciante rospo collocato dal Bramantino sotto Michele assurge quindi all’immagine del maligno sconfitto.
A 150 anni dalla nascita del movimento impressionista, una mostra mette a confronto le personalità e le opere di due pittori, Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir, che hanno contribuito in maniera decisiva alle fortune dell’Impressionismo e che hanno influenzato le future generazioni di artisti.
Attraverso una serie di interventi installativi, a cavallo tra opere d'arte ed elementi espositivi, Haris Epaminonda presenta un viaggio simbolico a confronto con le avanguardie storiche del Futurismo.
Chiara Camoni: arte come tramite tra natura e spirito
Una delle artiste italiane di maggior rilievo della sua generazione, Chiara Camoni incentra la sua pratica su vari mezzi, dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, con particolare attenzione per la ceramica.
Picasso non considerava come "primitiva" l'arte che lo ispirava, che muoveva la sua mente creativa in un desiderio inarrestabile di aprire nuove strade, non vedeva un "prima" e un "dopo" nell'arte, non c’era un’arte "altra", "diversa": Picasso la concepiva come un Tutto senza tempo.