Programma: 8.30 | Per tour privati e altri orari, contattateci
Biglietti: 350000 IDR
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Luogo: Ubud e aree limitrofe
Indirizzo: Murni’s Warung
Il lussureggiante paesaggio di Ubud riserva grandi sorprese ad uno sguardo attento a cogliere lo spirito del luogo tra monumenti naturali ed interventi artistici, fuori dalle solite mete turistiche. Percorsi alternativi conducono alla scoperta del territorio e della sua storia, dischiudendo nuove visioni culturali. Questa è la filosofia alla base di Ubud Story Walks: from Past to Present, una serie di itinerari organizzati in compagnia di un esperto. Ad esempio partendo da Pura Gunung Lebah, un tempio dell'VIII secolo, che si erge sopra il Fiume Campuhan, il percorso si trasforma in un racconto che si dipana tra ponti abbandonati e moderni ristoranti, verso il centro città e il Museo Puri Lukisan, il più antico museo d'arte dell'isola, avendo anche il tempo per un caffè e per aneddoti legati a documenti come le foto in bianco e nero e le monete del passato. Alcune sculture e uno stagno con fiori di loto rosa sono il punto di ingresso al tempio Pura Taman Saraswati, superato il quale si giunge al Palazzo di Ubud, la residenza della famiglia reale. Qui si scopre una meta poco conosciuta: la Lempad House con la collezione di I Gusti Nyoman Lempa, artista balinese. Una passeggiata lenta alla scoperta della cultura locale.
Le scelte non convenzionali di una galleria d'arte a Seminyak
La Purpa Art Gallery Bali ha aperto la sua prima galleria a Ubud nel 1970. La proprietaria, I Nyoman Purpa, è stata una delle curatrici e collezioniste più eminenti in Indonesia. Nel 2014, sua figlia Ari Purpa ha aperto la sua galleria a Seminyak, specializzata in arte moderna e contemporanea di artisti indonesiani ed europei.
Pigmenti e coloranti naturali nell'artigianato tradizionale balinese
I colori giocano un ruolo vitale nella cultura e nell’identità balinesi: sono simbolici e le loro origini sono sacre. Le arti e i mestieri tradizionali balinesi derivano dall'interconnessione tra l'uomo, le forze della natura e il cosmo, dando vita ad un'unità divina.
Quando Michael White, a quel tempo giovane studente di architettura di Sydney salpò per Bali nel 1973, rimase così colpito dall'isola che decise di non tornare più indietro. Made Wijaya, questo il nome che si diede dopo la conversione all'induismo, ha mappato gli edifici storici e i giardini tropocali di Bali, lasciando un patrimonio fotografico di grande valore.