Riconosciute Patrimonio dell'Umanità dall’UNESCO, le danze balinesi rappresentano una tradizione culturale immateriale che va preservata e promossa per il valore storico, la complessità e la diversità che le rende uniche. Tra le danze annoverate in questa lista una delle più spettacolari è la Danza Baris, o meglio le Baris perchè ne esistono diverse varianti, circa 30, ciascuna con le sue caratteristiche distintive, con il proprio stile e costumi specifici. Spesso eseguita in contesti rituali e cerimoniali, come durante le celebrazioni dei templi, la danza è vista come un'offerta agli dèi e come una rappresentazione dell'eroismo e dell'identità balinese. Ma ne esiste anche una versione non rituale che viene eseguita da un ballerino solista ed è spesso la prima che si impara quando ci si approccia alla danza. Il nome "Baris" deriva dalla parola "bebarisan", in riferimento alla “fila” di soldati che servivano gli antichi raja di Bali. La rappresentazione infatti è quella di un esercito di guerrieri balinesi in marcia o in preparazione alla battaglia. Accompagnati da "gamelan" (un enselble musicale tipico dell'isola), i ballerini descrivono i sentimenti di un giovane guerriero prima della battaglia, glorificano la virilità del trionfante guerriero balinese e mostrano la sublimità della sua presenza imponente.
Scritto dallo studioso balinese I Made Bandem e dallo storico dell'arte americano Bruce W. Carpenter, questo splendido studio sulle maschere come antica forma d'arte è un libro riccamente illustrato, con oltre 1000 immagini a colori del fotografo Doddy Obenk.
Uomo e natura in perfetto equilibrio: il sistema del subak
Il suolo fertile e il clima particolarmente umido hanno reso Bali uno dei luoghi più adatti alla produzione del riso. Ma ciò che rende unico il riso balinese è il modo in cui viene coltivato: ripide terrazze alimentate da un sistema di irrigazione ideato nel IX secolo e conosciuto come subak.