Nato in una civiltà della scrittura, l'artista Rachid Koraïchi parla spesso di appartenere interamente alla parola scritta. La sua arte esprime il desiderio profondo di rivelare i segreti più intimi racchiusi nei testi e nelle parole. Questa mostra vuole raccontare questo intreccio, attraverso una raccolta dei suoi lavori più importanti. Un’esposizione che affianca alla dimensione visiva, la lettura di testi di grandi poeti e scrittori mistici come Rûmî, Ibn Arabi, Attar e Rabia Al Adawya che Rachid Koraïchi spesso cita nella sua pratica artistica. Dimostrando i suoi desideri e le sue capacità di narrazione, l'alfabeto della memoria di Koraïchi è ancorato al mondo dei glifi e delle cifre, elementi primari che nutrono la sua fascinazione per la funzione, l'estetica e il significato culturale dei testi. Una linea di pensiero che diviene anche gesto artistico che attinge dalla sua eredità sufi e che riconosce le amputazioni che le persone affrontano a causa delle loro identità e storie passate.
In anteprima dal vivo il settimo attesissimo album di James Blunt
Il cantautore James Blunt è pronto ad affascinare il pubblico con il suo prossimo tour, dal titolo Who We Used To Be lo stesso dell'attesissimo settimo album registrato in studio dall'artista.
Questa mostra offre nuove prospettive sulla ricerca e sull'esplorazione artistica dei tappeti e presenta anche il tappeto come modello per comprendere l'arte e le storie dell'arte in un senso più ampio.
The Casablanca Art School: Platforms and Patterns for a Postcolonial Avant-Garde 1962–1987
Nel clima di euforia seguito all'indipendenza del Marocco nel 1956, il personale e gli studenti della Casablanca Art School (CAS) hanno dato vita a una rivoluzione artistica che ha integrato l’arte astratta con le tradizioni africane e amazigh.