Programma: Mar - Mer 10 - 18 | Gio - Ven 10 - 20 | Sab - Dom 10 - 18 | Lun chiuso
Biglietti: £ 8
Luogo: Barbican Centre
Indirizzo: Silk Street, London EC2Y 8DS
Alberto Giacometti è certamente uno degli scultori europei più importanti del XX secolo. Conosciuto in tutto il mondo per le sue sculture, le sue figure allungate non sono solo una firma stilistica, ma anche un potente tema espressivo attraverso il quale l’artista esplora temi di solitudine, fragilità e persistenza, proponendo una nuova prospettiva sull'umanità e sulla psiche collettiva. La mostra si protrarrà per quasi un anno al Barbican Centre e sarà l’occasione per mettere a confronto l’opera di Giacometti con l’arte di tre altri artisti contemporanei: Huma Bhabha, Mona Hatoum e Lynda Benglis. Un dialogo che supera il tempo e lo spazio per parlare di temi universali: la morte, la frammentazione, la memoria, l’erotismo, l’orrore e l’umorismo, offrendo una rilettura dell’arte di Giacometti da un punto di vista nuovo e attuale.
Platform è una nuova iniziativa per ampliare il nostro programma di mostre con esposizioni annuali gratuite che mettono in mostra il lavoro di un designer o di uno studio che sta avendo un impatto sul discorso del design contemporaneo. La mostra inaugurale presenta il lavoro di Bethan Laura Wood.
La prima mostra personale nel Regno Unito dell'artista indonesiana Citra Sasmita, un viaggio sensoriale alla scoperta della memoria ancestrale, dei rituali e delle migrazioni attraverso pittura, installazione, ricamo e profumo.
I capolavori della collezione Oskar Reinhart a Londra
Una selezione eccezionale di dipinti impressionisti e postimpressionisti nella prima mostra in assoluto della collezione Oskar Reinhart "Am Römerholz" che si terrà fuori Winterthur, in Svizzera. Una mostra che è un'opportunità unica per vedere alcuni dei suoi capolavori, tra cui opere di Goya, Monet, Renoir, Van Gogh, Picasso e Cezanne.
Nel 1924, il V&A riceve una donazione di oltre 80.000 locandine, programmi ed oggetti dalla collezionista Gabrielle Enthoven. La donazione segnò l'inizio della raccolta di materiale teatrale da parte del museo, che da allora si è evoluta nella National Collection of Performing Arts del Regno Unito.