Ketty La Rocca: il corpo come linguaggio

Ketty La Rocca: il corpo come linguaggio
#Exhibitions
Ketty La Rocca, Le mie parole, e tu?, 1971, Sequenza fotografica, 1 di 4 elementi | © Archivio Ketty La Rocca di Michelangelo Vasta | Courtesy Estorick Collection, London

Per la prima volta a Londra una mostra dedicata all’opera di Ketty La Rocca (1938 - 1976) che propone una panoramica esaustiva della produzione artistica dell'artista italiana, attraversando media diversi come disegno, fotografia, scultura, poesia visiva e performance. Figura fondamentale della poesia visiva e della Body Art italiana, Ketty La Rocca è stata intensamente impegnata nella riflessione sui meccanismi della comunicazione, la rappresentazione femminile e il rapporto tra linguaggio verbale e corporeo. La mostra accoglie oltre cinquanta opere dall’archivio dell’artista, gestito dal figlio Michelangelo Vasta, mettendo in luce la sua evoluzione creativa: dagli esordi critici sul linguaggio dei mass media fino alle celebri Riduzioni, in cui fotografie, parole e gesti si contaminano in segni visivi potentissimi. Tra i momenti salienti del percorso espositivo sono presenti le immagini trasformate dal linguaggio gestuale, le radiografie del cranio, e le opere con ciclicità ossessiva del “you you”, scandite da figure di mani sospese in uno spazio silente e pregnante di significato. L’installazione offre una narrazione coerente del lavoro di Ketty, affrontando le tensioni tra parola, identità e corpo, e rivelando una poetica drammatica e lucida che resta straordinariamente attuale. La mostra celebra un’artista visionaria, capace di trasformare la frattura tra io e tu in un universo visivo fatto di gesti, ripetizioni e segni rituali e dove Ketty La Rocca emerge come una pioniera dell'arte contemporanea, di straordinaria potenza espressiva e rigore concettuale.
Veronica Azzari - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel London