Gli Anmatyerr sono un popolo aborigeno australiano del Territorio del Nord. Come l’artista Emily Kame Kngwarreye che era nata nella comunità Utopia. Dopo aver iniziato a dipingere solo quando era già settantenne, Kngwarreye è diventata una delle artiste più importanti e di successo nella storia dell'arte aborigena australiana e una delle pittrici più importanti al mondo emerse alla fine del ventesimo secolo. Per i successivi otto anni fino alla sua morte, Kngwarreye dipinse oltre 3.000 tele, circa una al giorno, dando vita ad un'arte senza tempo che racchiude la saggezza, l'esperienza e l'autorità che ha acquisito nel corso della sua vita. La sua pratica artistica si è nutrita della sua esperienza vissuta e del suo rapporto spirituale con la terra natale, dando vita ad opere in vivaci tessuti batik e in seguito a monumentali dipinti su tela. Opere vive e vere, che invitano il pubblico a sognare con gli occhi ben spalancati.
In occasione del 250° anniversario della loro nascita, una mostra storica esplora le vite intrecciate e le eredità di Turner e Constable, due dei più importanti paesaggisti britannici dell'800.
La mostra prende il via dagli anni '20, quando i costumi da bagno iniziano ad essere commercializzati per il nuoto e quando le vacanze al mare divengono popolari ed esplora il ruolo del nuoto nella vita moderna fino ai giorni nostri.
Una mostra per raccontare il Pittorialismo: il primo movimento internazionale di fotografia artistica, sviluppatosi in tutto il mondo dal 1880 al 1960.