Alla National Portrait Gallery, una collezione unica al mondo
Luogo: National Portrait Gallery
Indirizzo: St. Martin's Pl, Charing Cross, London WC2H 0HE
Al lume di una lanterna, una fanciulla traccia sul muro il profilo dell’amante, in procinto di partire. Suo padre, vasaio a Corinto, ne riporta le linee sull’argilla. Secondo un’antica e fortunata leggenda sarebbe questa l’origine dell’arte. Per millenni, prima dell’invenzione della fotografia, il ritratto dipinto, scolpito o disegnato ha rappresentato l’unico mezzo per rendere presenti persone lontane o scomparse. Nel corso del tempo si è arricchito di funzioni sempre nuove, mettendo in scena il potere e il prestigio, il gusto e la virtù, la bellezza e le emozioni. A Londra un museo celebra l’arte del ritratto con un’incredibile collezione che attraversa i secoli. La National Portrait Gallery è uno scrigno unico al mondo, con 11 mila dipinti, disegni, sculture e miniature, più una sezione dedicata alla fotografia che raccoglie oltre 250mila immagini. Possiamo ammirarvi capolavori di Joshua Reynolds, William Hogarts e Andy Warhol, ritratti iconici di personaggi come Shakespeare o la Regina Vittoria, scatti di Maestri come Henri Cartier-Bresson o Helmuth Newton, fino all’ultra contemporaneo David LaChapelle: un inesauribile repertorio di volti e di caratteri, che insieme raccontano la storia dell’Occidente.
Vent'anni dopo lo straordinario successo dello spettacolo Jailhouse Rock la star del West End Mario Kombou e il direttore musicale David Mackay uniscono le loro forze per il nuovo musical The Elvis Years, uno show che abbraccia l'intera vita creativa del King of Rock.
Samuel Courtauld lo definì "il dipinto più meraviglioso esistente". Flaming June di Frederic Leighton è uno dei capolavori dell'arte Vittoriana e uno dei dipinti più preziosi del Museo de Arte de Ponce di Puerto Rico. Torna alla Royal Academy di Londra dove fu esposto per la prima volta nel 1895.
Il movimento modernista in Ucraina si è sviluppato in un contesto caratterizzato dal collasso degli imperi, dalla Prima Guerra Mondiale, dalla lotta per l’indipendenza e dalla futura creazione dell’Unione Sovietica.
Georg Baselitz segna il suo ritorno al White Cube Bermondsey per la prima volta in otto anni con la mostra personale A Confession of My Sins. La mostra presenta dipinti di grandi dimensioni e una selezione di opere su carta in cui l'artista, ora 86enne, ripercorre gli ultimi sei decenni e mezzo della sua pratica.