Il British Museum presenta un’esposizione dedicata all’evoluzione dell’arte sacra dell’antica India, che mette in relazione le origini dell’Induismo, del Buddhismo e del Giainismo con le pratiche devozionali ancora vive oggi. Per la prima volta, immagini religiose di epoche e tradizioni diverse vengono riunite per mostrare il passaggio da simboli astratti a forme iconiche riconoscibili, attraverso un percorso che attraversa millenni di storia e spiritualità. La mostra prende avvio dalle divinità naturali, spiriti venerati per la loro capacità di proteggere o colpire, e ne segue l’influenza sulla rappresentazione delle divinità e degli insegnanti illuminati. Una statua di Ganesha, datata circa mille anni fa, conserva ancora tracce di pigmento rosa, prova tangibile di una venerazione mai interrotta. Il cobra che si solleva dietro la sua spalla richiama le antiche forze naturali da cui derivano molte iconografie religiose. Tra il 200 a.C. e il 600 d.C., l’arte religiosa in India attraversa una trasformazione decisiva. Le figure divine e i maestri spirituali passano da simboli aniconici a raffigurazioni umane dotate di attributi riconoscibili. Sculture hindu, buddhiste e giainiste nascono negli stessi centri artistici, come la città di Mathura, dando vita ad un linguaggio visivo condiviso. Templi e santuari diventano poli di attrazione per pellegrini provenienti dall’Asia e dal Mediterraneo, contribuendo alla diffusione di queste religioni e delle loro immagini. Oltre 180 opere, tra cui sculture di duemila anni, dipinti, disegni e manoscritti, documentano la continuità e l’evoluzione dell’arte sacra indiana. L’esposizione mette in risalto la provenienza di ogni oggetto, raccontando il percorso che li ha condotti dalle mani degli artigiani ai musei. Accanto all’aspetto storico, si evidenzia il ruolo attivo delle comunità della diaspora nel Regno Unito, che mantengono vive le pratiche religiose e artistiche attraverso rituali e celebrazioni contemporanee.
Alla scoperta di James McNeill Whistler, padre fondatore dell'arte americana
Tate Britain celebra James McNeill Whistler con una grande retrospettiva che ripercorre l’intera carriera del Maestro dell’Estetismo. In mostra dipinti, stampe e progetti decorativi che rivelano il suo ruolo chiave nella nascita della modernità. Un viaggio tra bellezza formale, atmosfere rarefatte e provocazioni culturali.
Per la prima volta in Gran Bretagna una grande mostra esplora l’opera di Ketty La Rocca, figura chiave della Poesia Visiva e della Body Art italiana. In mostra oltre cinquanta opere tra gesti, parole, radiografie e immagini manipolate. Un viaggio radicale nei territori del linguaggio e dell’identità.
Una notte jazz con il quartetto coreano Gray by Silver
Il quartetto coreano Gray by Silver arriva all’Elgar Room della Royal Albert Hall per una serata intima tra Jazz contemporaneo e suoni tradizionali. Una fusione elegante di voce, flauto di bambù e improvvisazione.
Nell'ottobre 2025, Frieze London e Frieze Masters tornano ad invadere Regent’s Park con una proposta che mette in dialogo arte contemporanea e storica.