L'acquario di Adrian Paci, mare delle tragedie umane

L'acquario di Adrian Paci, mare delle tragedie umane
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Adrian Paci, Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo, 2024, Rendering | Courtesy Adrian Paci e Sara Rizzo

Sembra di varcare la soglia di un acquario, eppure l’installazione che l’artista Adrian Paci ha concepito per lo spazio dell’agorà presso il Museo delle Culture è tutt’altro che votata all’anestetizzazione amniotica. Il richiamo è al mare, quel mare terribile che inghiotte vite umane e conserva silenzioso la tragedia di migliaia di persone che andavano incontro alla speranza. Un’installazione che è un mosaico composto a partire dai ritagli di giornali italiani ed internazionali, un archivio personale delle tragedie che colpiscono chi cerca l’emancipazione attraverso l’esilio. Paci sceglie di non mostrare il disastro, seleziona il dettaglio. I tagli effettuati isolano un particolare poetico da un’immagine drammatica e restituiscono fuori scala la resa ruvida e granulosa della carta stampata. L’intervento è un’anticipazione della mostra dal titolo Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore che l’artista inaugurerà sempre al Mudec il prossimo marzo.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Milano