Programma: Lun 14.30 - 19.30 | Mar / Mer / Ven / Dom 9.30 - 19.30 | Gio / Sab 9.30 - 22.30
Luogo: Mudec • Museo delle Culture
Indirizzo: Via Tortona 56
Martin Parr ha costruito la sua carriera come fotografo documentarista all’interno dell’agenzia Magnum Photos. È diventato celebre per le immagini che documentano molteplici aspetti della vita moderna, specialmente in Gran Bretagna, distinguendosi per uno sguardo disincantato e ironico con cui osserva il mondo. Il Museo delle Culture di Milano presenta oltre 200 scatti, tra cui oltre 60 tra medi e piccoli formati, scelti e selezionati dall’autore, per ripercorrere la carriera di uno dei più famosi fotografi contemporanei. Gli scatti di Parr sono veri e propri ritratti antropologici della società contemporanea nelle sue pieghe più contraddittorie, senza filtri e fuori da ogni retorica. Si parte dai primi lavori per arrivare alle fotografie che esplorano la realtà plastificata e pacchiana del mondo occidentale.
Le meravigliose creature di Nicolas Party sotto la minaccia dell'estizione
Nell'ultimo anno l'immaginario di Nicolas Party si è evoluto: ha dipinto grandi incendi boschivi e dinosauri. When Tomorrow Comes stabilisce una chiara connessione tra il lavoro e l’idea di estinzione. La fine dell’umanità e di molte altre specie è il tema di interesse dell'artista.
La mostra riflette sulla tradizionale concezione della vetrina e sulla sua centralità nei progetti espositivi. Legata all’"esposizione museale classica", la vetrina espone e al contempo separa l’oggetto, offrendolo alla fruizione ma formando una barriera per lo spettatore.
Adrian Piper e il razzismo nella cultura visiva contemporanea
La prima retrospettiva europea dopo oltre vent’anni dedicata ad Adrian Piper, artista concettuale, minimalista e performer nella scena artistica newyorkese degli ultimi anni Sessanta.
Se la complessità dell'approccio alla scultura è indiscutibile, il fattore che rende la pratica artistica di Pino Pascali così geniale e originale è un altro. Pascali è un artista sempre attuale perché era un "esibizionista".