Come scrive nel catalogo il curatore della mostra, Mark Godfrey: “Pino Pascali è un artista sempre attuale perché era un esibizionista”. Con grande anticipazione sui tempi, aveva capito che gli artisti del dopoguerra dovevano dedicare altrettante energie all’attività espositiva quante quelle dedicate al lavoro in studio. È stata una carriera fulminante quella di Pino Pascali, personaggio geniale che ha esplorato in modo profondo e divertito temi e argomenti della società contemporanea. Era nato a Bari nel 1935, si era trasferito a Roma nel 1955 per studiare all’Accademia di Belle Arti. Aveva lavorato come aiuto scenografo in diverse produzioni televisive e aveva collaborato come scenografo per il cinema. Nel 1965 tiene la sua prima mostra personale alla Galleria La Tartaruga di Roma. Tre anni dopo muore tragicamente in un incidente in moto all’età di trentadue anni, nello stesso anno della sua presentazione monografica alla Biennale d’Arte di Venezia. Nell’arte di Pascali si combinano le due anime dell’artista, scultore e scenografo al tempo stesso. Usava elementi naturali come la terra e l’acqua combinandoli con materiali da costruzione come l’eternit. Portava in studio nuovi prodotti di consumo e tessuti sintetici per creare animali, trappole e ponti. Nella società dell’immagine Pascali era perfettamente a suo agio. La sua ricerca è quanto mai attuale.
La mostra presenta un approccio approfondito e originale all’opera di Brassaï attraverso oltre 200 stampe vintage, con particolare attenzione alle famosissime immagini dedicate alla capitale francese e alla sua vita notturna.
La mostra riflette sulla tradizionale concezione della vetrina e sulla sua centralità nei progetti espositivi. Legata all’"esposizione museale classica", la vetrina espone e al contempo separa l’oggetto, offrendolo alla fruizione ma formando una barriera per lo spettatore.
Per la prima volta Palazzo Reale celebra in una monografica il talento di Giuseppe De Nittis esponendo circa 90 dipinti, tra oli e pastelli, provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private, italiane e straniere.
Chiara Camoni: arte come tramite tra natura e spirito
Una delle artiste italiane di maggior rilievo della sua generazione, Chiara Camoni incentra la sua pratica su vari mezzi, dal disegno alle stampe vegetali, dal video alla scultura, con particolare attenzione per la ceramica.