Il lavoro di Yang Fudong rappresenta una svolta nella produzione artistica contemporanea in Cina. Il suo primo film, An Estranged Paradise, presentato in anteprima a Documenta a Kassel nel 2002, ha messo in mostra una nuova sensibilità narrativa e visiva, intrisa di un'estetica contemporanea formata da molteplici registri. Il suo ciclo monumentale Seven Intellectuals in Bamboo Forest che è stato portato a termine nei successivi cinque anni, ha reso poeticamente lo spirito della sua generazione, i ragazzi nati nella metà degli anni ’80. I progetti successivi hanno ampliato la sua visione cinematografica nelle due direzioni dello spazio e del tempo: i suoi film sono installazioni che racchiudono tracce della loro stessa realizzazione. Per la sua mostra istituzionale più completa fino ad oggi e la sua prima a Pechino, Yang Fudong presenta la prima puntata del suo Library Film Project, un processo di ricerca che punta a creare un film che possa contenere una complessa realtà, insieme reale e costruita. Ispirato dalla sua infanzia nella periferia orientale rurale di Pechino, questo capitolo intreccia elementi del passato e del presente, pubblici e personali.
Zhao Gang approfondisce la fluidità delle identità individuali, lo scontro tra culture e l'intricata interazione di eventi storici frammentati. La mostra alla Lisson Gallery presenta una nuova serie di dipinti dell'artista che ora vive e lavora tra Pechino e New York.
Un viaggio da William Morris a Charles Rennie Mackintosh alla scoperta delle meravigliose decorazioni di tessuti ed oggetti del movimento Arts and Crafts.
Omaggio ad una pietra preziosa ed emblematica della cultura cinese: la giada
Simbolo di purezza, bellezza, longevità ed immortalità, la giada è parte integrante dell’estetica cinese sin dalla Preistoria. Una mostra permanente presso il Capital Museum ne ripercorre la storia.
Con una fotocamera di grande formato, sviluppando a mano le sue stampe in bianco e nero, Sugimoto esplora in profondità temi e pratiche della fotografia dal XIX secolo in poi.