Una grande mostra a Londra racconta il rapporto di Peter Paul Rubens con le donne. Icone di bellezza, muse ispiratrici, rappresentazione di eleganza e di bellezza, le donne sono uno dei soggetti centrali nell’arte del grande pittore fiammingo che visse a cavallo tra il millecinquecento e il milleseicento. Oltre 40 dipinti e disegni insieme a materiale d’archivio raccontano i modi essenziali in cui i rapporti di Rubens con le donne hanno nutrito la sua creatività e la sua carriera artistica - dal ruolo svolto dalle donne mecenate e dai membri della famiglia alla sua profonda fede, convinzioni artistiche e grandi amori. La mostra si aprirà con una sorprendente serie di ritratti di donne eleganti, d'élite e potenti, accanto alle rappresentazioni intime delle sue due mogli, Isabella Brant e Helena Fourment, e della figlia maggiore, Clara Serena. La mostra sottolineerà come le donne nell'arte di Rubens non fossero semplicemente oggetti passivi da osservare, ma agenti attivi del proprio destino, e un potente finale della mostra includerà dipinti di grandi dimensioni di eroiche donne mitologiche con punti salienti tra cui La nascita della Via Lattea (1636-1638) dal Museo del Prado di Madrid, in mostra nel Regno Unito per la prima volta, Diana che ritorna dalla caccia (1615 circa) dalle Staatliche Kunstsammlungen Dresden e Venere, Marte e Cupido della Dulwich Picture Gallery (1614 circa).
Nel 1924, il V&A riceve una donazione di oltre 80.000 locandine, programmi ed oggetti dalla collezionista Gabrielle Enthoven. La donazione segnò l'inizio della raccolta di materiale teatrale da parte del museo, che da allora si è evoluta nella National Collection of Performing Arts del Regno Unito.
La mostra prende il via dagli anni '20, quando i costumi da bagno iniziano ad essere commercializzati per il nuoto e quando le vacanze al mare divengono popolari ed esplora il ruolo del nuoto nella vita moderna fino ai giorni nostri.
La mostra presenta una selezione di importanti dipinti a olio che abbracciano la sua carriera di artista dagli anni '80 a oggi dell'artista armeno-americana Maro Gorky. Sono scene di vita della famiglia Gorky, la casa toscana in cui ha vissuto con il marito scultore Matthew Spender dagli anni '60 e paesaggi della campagna senese.