Ed Atkins è un artista contemporaneo britannico nato nel 1982, noto soprattutto per la sua videoarte e la sua poesia, definito dal direttore artistico di Serpentine Galleries "uno dei più grandi del nostro tempo". Negli ultimi dieci anni, Atkins ha realizzato video e animazioni che tracciano il divario sempre più sottile tra rappresentazione ed esperienza reale. Usando i propri desideri e il suo corpo come modelli, le opere di Atkins sfruttano in modo non convenzionale le tecnologie contemporanee di rappresentazione per riflettere criticamente ciò che hanno fatto alle immagini e alla nostra “percezione del sé”. La mostra abbraccia l'intera carriera di Atkins e riunisce dipinti, scritti, ricami e disegni insieme alle opere di immagini in movimento in una successione di installazioni su larga scala. Turbati dalla malinconia, indeboliti dal pathos e temperati dall'umorismo, i lavori di Atkins allegorizzano la perdita, l'intimità e l'amore, mettendo a confronto una vita digitale “leggera e immateriale” con un mondo corporeo che ha peso, abilità e tatto.
Nel 1924, il V&A riceve una donazione di oltre 80.000 locandine, programmi ed oggetti dalla collezionista Gabrielle Enthoven. La donazione segnò l'inizio della raccolta di materiale teatrale da parte del museo, che da allora si è evoluta nella National Collection of Performing Arts del Regno Unito.
In risposta al dolore e alla devastazione causati dalla Seconda guerra mondiale, le opere di Alberto Giacometti propongono una nuova prospettiva sull'umanità e sulla psiche collettiva.