Anthony McCall è un artista britannico da tempo attivo sulla scena di New York. È conosciuto per aver trovato un modo per dare forma alla luce attraverso installazioni che utilizzano la proiezione di fasci luminosi di forma bidimensionale in una impalpabile nebbia. Una tecnica che dà l’illusione di creare forme di luce “solida” che occupano uno spazio che diviene dunque poeticamente “tangibile” e “malleabile”. Luce immersa nell’oscurità di un non-luogo, sospeso nel tempo, avvolto da una lieve e velata foschia che si staglia su un orizzonte nero, invisibile allo sguardo. McCall con le sue sculture di luce conobbe molto velocemente il successo che lo portò negli anni ‘70 ad essere celebrato in importanti mostre in tutto il mondo. Una pratica ripresa dopo vent’anni di interruzione negli anni 2000 quando, pur cambiando le tecnologie di proiezione, McCall trovò un modo per re-inventare le sue installazioni di luce solida. La mostra alla Tate Modern presenta fotografie e filmati delle prime performance dell'artista, tra cui il significativo Landscape for Fire del 1972, o alcuni dei suoi lavori più significativi - come Room with Altered Window del 1973 - a dimostrazione del crescente interesse dell’artista per la luce e gli interventi architettonici.
La mostra presenta una selezione di importanti dipinti a olio che abbracciano la sua carriera di artista dagli anni '80 a oggi dell'artista armeno-americana Maro Gorky. Sono scene di vita della famiglia Gorky, la casa toscana in cui ha vissuto con il marito scultore Matthew Spender dagli anni '60 e paesaggi della campagna senese.
Una mostra per raccontare il Pittorialismo: il primo movimento internazionale di fotografia artistica, sviluppatosi in tutto il mondo dal 1880 al 1960.
Una mostra alla National Portrait Gallery dedicata a Stanisław Wyspiański, uno degli artisti polacchi più importanti dell'800. Sedici ritratti in esposizione, molti dei quali mai esposti prima in Gran Bretagna per raccontare il talento artistico di una figura di spicco del movimento modernista, la Giovane Polonia.
Oltre 300 oggetti della Royal Collection, tra cui opere dei più rinomati artisti contemporanei del periodo, come Carl Fabergé, Frederic Leighton, Edward Burne-Jones, Laurits Tuxen, John Singer Sargent e William Morris, per raccontare l'Era Edwardiana.