Gli Anmatyerr sono un popolo aborigeno australiano del Territorio del Nord. Come l’artista Emily Kame Kngwarreye che era nata nella comunità Utopia. Dopo aver iniziato a dipingere solo quando era già settantenne, Kngwarreye è diventata una delle artiste più importanti e di successo nella storia dell'arte aborigena australiana e una delle pittrici più importanti al mondo emerse alla fine del ventesimo secolo. Per i successivi otto anni fino alla sua morte, Kngwarreye dipinse oltre 3.000 tele, circa una al giorno, dando vita ad un'arte senza tempo che racchiude la saggezza, l'esperienza e l'autorità che ha acquisito nel corso della sua vita. La sua pratica artistica si è nutrita della sua esperienza vissuta e del suo rapporto spirituale con la terra natale, dando vita ad opere in vivaci tessuti batik e in seguito a monumentali dipinti su tela. Opere vive e vere, che invitano il pubblico a sognare con gli occhi ben spalancati.
La prima grande retrospettiva di Hurvin Anderson esplora venticinque anni di pittura tra Inghilterra e Giamaica, memoria e modernità e riunisce oltre sessanta dipinti dell’artista britannico, spaziando dagli interni nostalgici ai paesaggi saturi, attraversando una profonda riflessione sull’identità e l’appartenenza.
Alla Courtauld Gallery, la mostra Abstract Erotic riunisce Bourgeois, Hesse e Adams per la prima volta dal 1966. Le loro sculture evocano il corpo e il desiderio attraverso materiali organici e industriali. Una riflessione sul femminile, la materia e l’erotismo nell’arte astratta.
National Portrait Gallery dedica una mostra inedita al rapporto tra disegno e pittura nell’opera di Lucian Freud. In esposizione schizzi, incisioni e opere su carta accanto ai celebri ritratti a olio. Un viaggio nel processo creativo di uno dei più grandi pittori del Novecento.