Indirizzo: Great Russell St, Bloomsbury, London WC1B 3DG
Il British Museum conserva un’importante collezione di stampe e disegni di Rembrandt van Rijn, uno dei più grandi e prolifici artisti di sempre, noto per i suoi ritratti e per lo studio della luce. Eppure pochi forse sanno che non sempre i lavori del Maestro furono accolti con lode mentre era vita. Acuto osservatore del mondo naturale e del corpo femminile, Rembrandt ha trasgredito le convenzioni artistiche del suo tempo, raffigurando il corpo delle donne in carne ed ossa in modo molto, forse troppo, realistico. Un esempio su tutti il disegno di Diana, la casta dea mitologica della caccia, esempio classico di bellezza. Ispirandosi ad una modella dal vivo, Rembrandt raffigura Diana sorpresa in un momento privato, con la sua pelle flaccida e rugosa ben in vista. Uno stile nudo e crudo che suscitò aspre critiche nei confronti del Maestro. Poco dopo la morte dell’artista, il poeta olandese Andries Pels affermò che Rembrandt aveva scelto deliberatamente di rappresentare una "volgare contadina" al posto di una "Venere greca". L'autore britannico Benjamin Robert Haydon arrivò a dichiarare che le "nozioni di Rembrandt sulle delicate forme delle donne avrebbero spaventato un orso artico". La collezione delle stampe e dei disegni di Rembrandt è visitabile solo su appuntamento a causa della natura sensibile alla luce delle opere di carta.
La leggenda del Kangaroo Tour ritorna a Wembley dopo 22 anni
Il prossimo 25 ottobre, Londra ospiterà il primo dei tre attesissimi test match tra le nazionali di Rugby League di Australia e Inghilterra nell’ambito delle ABK Ashes Series 2025. Un evento che va oltre la semplice competizione sportiva ma è la rinascita di una rivalità storica che affonda le sue radici nella prima metà del Novecento.
Una mostra celebra Edwin Austin Abbey, artista americano del XIX secolo, presentando il suo studio per l'opera monumentale The Hours destinata al Campidoglio della Pennsylvania.
Bobby Weir, cofondatore dei Grateful Dead, nel suo primo concerto londinese in oltre due decenni, presentando il meglio del suo repertorio Rock in arrangiamenti sinfonici curati dal compositore Giancarlo Aquilanti.