La Pinacoteca di Brera apre per la prima volta le sue sale ad una mostra interamente dedicata a Giorgio Armani, celebrando i cinquant’anni di una carriera che ha ridefinito il concetto di eleganza italiana. Tra i capolavori che raccontano l’arte nazionale dal Medioevo all’Ottocento, oltre centoventi creazioni provenienti da Armani/Archivio si intrecciano con dipinti e sculture, trasformando il museo in un inedito dialogo tra moda e storia dell’arte. Curata come un percorso immersivo, la rassegna non è una semplice retrospettiva, ma un viaggio nella grammatica estetica di Armani: tagli essenziali, decorazioni misurate, palette neutre che rivelano una ricchezza nascosta di texture, lavorazioni e ricami. I manichini quasi invisibili lasciano che siano gli abiti ad evocare il corpo, sottolineando la forza narrativa del tessuto. Per Armani, che aveva scelto Brera come luogo di vita e ispirazione, questa mostra è doppiamente simbolica. Nelle parole del direttore della Pinacoteca, Angelo Crespi, il rigore creativo dello stilista “da estetico è diventato etico”, incarnando l’anima di Milano e il suo equilibrio tra eleganza e libertà. A Brera, la moda si afferma così come arte viva, capace di raccontare il nostro tempo con la stessa intensità di un grande dipinto.
Dal 5 al 9 novembre il Museo della Permanente ospita la settima edizione di AMART: sessanta gallerie internazionali per scoprire l’arte antica come piacere contemporaneo.
Da Alex Katz a Henry Curchod, la collettiva di Monica De Cardenas intreccia maestri e nuove voci in un viaggio tra figurazione, astrazione e memoria condivisa.
Una grande mostra riscopre Andrea Appiani, pittore di Napoleone e Maestro del Neoclassicismo, attraverso ritratti, affreschi e disegni provenienti da collezioni italiane e internazionali.
Un’esplorazione visiva tra moda e cinema: 10·Corso·Como ospita l’universo fluido e inquieto di Glen Luchford, tra immagini iconiche, ricordi e sperimentazione senza confini.