Anteguerra. Pittura del silenzio prima del disastro

Anteguerra. Pittura del silenzio prima del disastro
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Pietro Geranzani, Anteguerra - wo alles zu ende ist, 2024-2025, Olio su tela, 170 × 170 cm | Courtesy Pietro Geranzani

Un senso di sospensione profonda attraversa Anteguerra, la potente installazione pittorica di Pietro Geranzani. Tre grandi tele, unite come in un respiro trattenuto, evocano un presente dominato dall’inquietudine e dall’eco di un pericolo imminente. Più che una narrazione lineare, l’artista propone un’esperienza visiva carica di tensione simbolica, dove il linguaggio pittorico si fa riflessione sulla condizione umana in tempi di minaccia. Geranzani, con la sua cifra espressiva che fonde memoria iconografica e urgenza contemporanea, alterna corpi dilaniati, soldati senza volto, fosse comuni. Ma non si ferma al documento: la sua pittura, nutrita di riferimenti colti - da Beato Angelico a Bosch, da Friedrich a Cole - diventa indagine sul vuoto e sul tempo. Al centro del trittico, un cratere deserto brucia sotto un cielo color rame: è il cuore del non detto, della possibilità sospesa fra fine e rinascita. Completano la mostra venti disegni preparatori e con l’esposizione del testo biblico del Libro del Qoelet.
Viola Canova - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel Milano