Programma: Lun 14.30 - 19.30 | Mar / Mer / Ven / Sab / Dom 10.30 - 19.30 | Gio. 10.30 - 22.30
Biglietti: Ingresso libero
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Luogo: MUDEC - Museo delle Culture di Milano
Indirizzo: Via Tortona 56
È la prima personale dell’artista indiana Rohini Devasher in un’istituzione italiana. Vincitrice del premio Artist of the Year 2024, Devasher è una figura rara: artista visiva e astronoma dilettante, intreccia linguaggi e saperi in un’indagine affascinante sulle relazioni tra cielo, tempo e umanità. Curata da Britta Färber, la mostra è un’esperienza immersiva che riflette su come la luce - fisica e metaforica - possa diventare ponte tra epoche, culture e conoscenze. Installazioni video, disegni su carta e rame, e un murale site-specific trasformano le sale in una mappa celeste, dove osservazione e immaginazione si incontrano. Il titolo, ispirato ad un termine architettonico che indica la luce riflessa, diventa metafora della conoscenza indiretta e delle prospettive situate: ogni sguardo al cielo è filtrato da cultura, mito, geografia. Borrowed Light è un invito poetico a guardare l’infinito come spazio condiviso, dove il sapere si trasmette come luce tra le stelle.
Natura, ricordo e rinascita: la storia secondo Nico Vascellari
Con una visione intensa e profondamente evocativa, l’artista reinterpreta la storia della Sala delle Cariatidi, un luogo intriso di memoria, trasformandolo in uno spazio di riflessione sul rapporto tra natura, ricordo e rinascita. L’opera diventa così un ponte tra epoche diverse, che invita il pubblico ad interrogarsi sul significato della rigenerazione attraverso l’arte.
Una grande mostra retrospettiva, con oltre 300 opere fotografiche originali tra vintage e stampe d’epoca, documenti e materiali d’archivio dedicata al genio gentile della fotografia italiana - Mario Giacomelli - in occasione del centenario della sua nascita.
I restauri della famiglia Gasparoli nell'obiettivo di Marco Introini
L’esposizione presenta 30 scatti di un autore di spicco della fotografia di architettura che raccontano alcuni degli interventi di Gasparoli realizzati a Milano su edifici pubblici e di culto, dimore private e monumenti.
Palazzo Citterio ospita un’opera immersiva di Chiara Dynys: onde meccaniche, luce e parole emergono nello spazio ipogeo, evocando un paesaggio mentale che unisce sogno, ricordo e illusione visiva.