Un concerto straordinario celebra l’incontro musicale tra tradizioni e Jazz europeo. Il trio Mare Nostrum - Paolo Fresu (tromba), Richard Galliano (fisarmonica) e Jan Lundgren (pianoforte) - propone un progetto musicale unico che ha definito il nuovo “Sound of Europe”. Nato nel 2005 come un esperimento in Svezia, il trio ha dato vita in vent’anni ad una delle realtà più raffinate del Jazz contemporaneo. Questi tre interpreti, provenienti rispettivamente da Sardegna, Francia e Svezia, intrecciano melodie che evocano l’intero continente: dai paesaggi mediterranei ai toni nordici più melanconici. Le loro composizioni originali sono brevi racconti cinematografici, sofisticati nonché intimamente costruiti attraverso il dialogo tra strumenti, improvvisazione e una sensibilità melodica raffinata. Fresu, dal timbro vellutato e autobiografico, combina influenze Jazz e World Music con leggerezza e profondità emotiva, coinvolgendo spesso effetti elettronici come parte integrante del suo linguaggio sonoro. Una performance così non è semplice intrattenimento, ma un’esperienza culturale sofisticata: la musica diventa un ponte tra radici diverse, dove gesto, silenzio e armonia dialogano con il pubblico. In tempi in cui l’Europa cerca una voce condivisa, Mare Nostrum risuona come un’affermazione artistica consapevole e poetica.
Nata per valorizzare le collezioni del museo, la mostra espone una raccolta di manufatti “esotici” portati da diverse parti del mondo da cittadini milanesi, appassionati, uomini d’affari, viaggiatori, ricercatori.
Sony World Photography Awards 2025: il mondo in 141 immagini
Al Museo Diocesano di Milano in mostra le migliori fotografie dell’anno: un viaggio visivo tra storie, volti e paesaggi che raccontano la complessità del nostro tempo attraverso lo sguardo di 52 autori da oltre 200 Paesi.
Inequalities: raccontare il mondo attraverso le sue fratture
Alla Triennale, dieci mostre e venti partecipazioni internazionali compongono una mappa globale delle disuguaglianze, tra arte, scienza, architettura, dati, suoni e visioni del futuro.
Anteguerra. Pittura del silenzio prima del disastro
Geranzani indaga il vuoto e la tensione del presente con un trittico pittorico potente e visionario, tra memoria storica, inquietudine contemporanea e luce simbolica.