Barbara Hepworth e la sorpresa del colore

Barbara Hepworth e la sorpresa del colore
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Barbara Hepworth, Eidos, 1947, Melbourne, National Gallery of Victoria | Foto: Predrag Cancar / NGV | Courtesy © National Gallery of Victoria, Melbourne

Alla Courtauld Gallery di Londra prende forma un ritratto inatteso di Barbara Hepworth, un’artista conosciuta per i suoi volumi puri e silenziosi, ma raramente associata al colore. La mostra esplora il desiderio dell’artista di far vivere il colore nella scultura, un’urgenza poco riconosciuta che attraversa trent’anni della sua carriera. In esposizione circa venti sculture e trenta disegni mettono in dialogo i “pezzi con colore” degli anni Quaranta con le opere realizzate nei decenni successivi. Spiccano i lavori in legno e pietra del periodo 1940-1946, in cui blu e gialli intensi emergono all’interno di cavità o lungo curve scultoree, rompendo la tradizionale austerità dell’astrazione britannica. Il percorso invita a considerare come Hepworth abbia trasformato la luce e il vuoto in dimensioni cromatiche: le superfici bronzee e le pietre colorate diventano strumenti per far vibrare la scultura in modo nuovo. Ne emerge un’immagine dell’artista meno ascetica e più sperimentale, capace di attraversare pittura e scultura mantenendo una coerenza formale rigorosa. Con un dialogo finalmente visibile tra opere, disegni e grafica, Hepworth in Colour restituisce il colore al centro della sua ricerca, non come dettaglio decorativo, ma come forza viva e strutturale del pensiero plastico.
Veronica AzzariVeronica Azzari - © 2025 ARTE.it per Bvlgari Hotel London