Una grande mostra al British Museum racconta gli ultimi anni di vita di Michelangelo Buonarroti. Un viaggio che mette a fuoco come la sua arte e la sua fede si siano evolute negli ultimi tre decenni di vita dell’artista attraverso un percorso che affrontò la sfida condivisa dell'invecchiamento in un mondo in rapido cambiamento. La notorietà di Michelangelo per il grande pubblico si concentra su opere famose della sua giovinezza come il David o la volta della Cappella Sistina. La mostra Michelangelo: gli ultimi decenni introduce i visitatori alla grande varietà e inventiva dell’ultima parte della sua carriera, che lo vide ancora attivo sino a quattro giorni prima della sua morte, avvenuta nel 1564, all'età di 88 anni. Per la prima volta saranno esposte opere come la monumentale Epifania (1550-1553 circa) - alta oltre due metri, unico cartone completo sopravvissuto di Michelangelo - e i disegni preparatori del Giudizio Universale, che descrivono come Michelangelo diede forma ad uno dei capolavori più conosciuti del Rinascimento italiano.
Georg Baselitz segna il suo ritorno al White Cube Bermondsey per la prima volta in otto anni con la mostra personale A Confession of My Sins. La mostra presenta dipinti di grandi dimensioni e una selezione di opere su carta in cui l'artista, ora 86enne, ripercorre gli ultimi sei decenni e mezzo della sua pratica.
I nuovi lavori di Shonibare sono incentrati sui temi delle migrazioni e dei conflitti che ne sono all'origine, e apre una conversazione sul ruolo delle sculture pubbliche e sul loro significato nelle nostre città.
The Biba Story esplora il fenomeno del brand inventato da Barbara Hulanicki, diventato il primo marchio di lifestyle al mondo incarnando la moda degli anni '60 e '70.
Al British vanno in scena i disegni di David Hockney, Michael Craig-Martin, Cornelia Parker
Il British Museum presenta una selezione della sua vasta collezione di disegni su carta realizzati da artisti contemporanei dal 1960 ad oggi con opere di David Hockney, Michael Craig-Martin, Cornelia Parker, Yinka Shonibare, Richard Deacon, Celia Paul e Soheila Sokhanvari.