Il seminatore, il taglialegna, una pastorella. Questi sono i soggetti che hanno reso famoso l'artista francese Jean-Francois Millet. Nato nel 1814 Millet fu uno dei fondatori della scuola di Barbizon nella Francia rurale ed è noto per i suoi dipinti realistici che mettono al centro le persone che trascorrevano la vita lavorando la terra, spesso i più poveri tra i poveri nella Francia del XIX secolo. La combinazione di soggetto ed effetti di luce e tono ha visto la popolarità di Millet salire alle stelle alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo. Ammirato e copiato da Vincent van Gogh, Millet ha ispirato artisti impressionisti e post-impressionisti tra cui Edgar Degas e Camille Pissarro con opere come L'Angelus (1857-1859) - oggi nelle Collezioni del Musée d'Orsay di Parigi - un dipinto iconico che testimonia la dignità di un mondo ancora poco raccontato dall’arte del suo tempo.
In occasione del 250° anniversario della loro nascita, una mostra storica esplora le vite intrecciate e le eredità di Turner e Constable, due dei più importanti paesaggisti britannici dell'800.
A Londra nell'inconsueto scenario della Royal Albert Hall, oltre 40 dei migliori maku-uchi rikishi (lottatori) giapponesi si sfideranno, portando con sé l'eredità di 1.500 anni del Sumo.
Emily Kame Kngwarreye è una delle pittrici più importanti al mondo emerse alla fine del XX secolo, la sua esperienza vissuta e il suo impegno spirituale con la sua terra natale si sono tradotti in vivaci batik e in seguito in monumentali dipinti su tela.
Elevando la fotografia di moda e ritrattistica a forma d'arte, gli scatti di Cecil Beaton hanno definito un'epoca, catturando bellezza, glamour e potere delle star nel periodo tra le due guerre e nel primo dopoguerra.