Il seminatore, il taglialegna, una pastorella. Questi sono i soggetti che hanno reso famoso l'artista francese Jean-Francois Millet. Nato nel 1814 Millet fu uno dei fondatori della scuola di Barbizon nella Francia rurale ed è noto per i suoi dipinti realistici che mettono al centro le persone che trascorrevano la vita lavorando la terra, spesso i più poveri tra i poveri nella Francia del XIX secolo. La combinazione di soggetto ed effetti di luce e tono ha visto la popolarità di Millet salire alle stelle alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo. Ammirato e copiato da Vincent van Gogh, Millet ha ispirato artisti impressionisti e post-impressionisti tra cui Edgar Degas e Camille Pissarro con opere come L'Angelus (1857-1859) - oggi nelle Collezioni del Musée d'Orsay di Parigi - un dipinto iconico che testimonia la dignità di un mondo ancora poco raccontato dall’arte del suo tempo.
Una mostra per raccontare il Pittorialismo: il primo movimento internazionale di fotografia artistica, sviluppatosi in tutto il mondo dal 1880 al 1960.
Dipinti, sculture, tessuti e poesie di oltre 50 artisti tra cui Uzo Egonu, El Anatsui, Ladi Kwali e Ben Enwonwu per raccontare i successi degli artisti nigeriani che hanno lavorato prima e dopo il decennio dell'indipendenza nazionale dal dominio coloniale britannico nel 1960.
Dopo 25 anni al British Museum una mostra per esplorare l'arte e l'eredità di Hiroshige attraverso un'importante collezione privata statunitense, oltre a stampe, disegni, libri illustrati e dipinti dalla collezione del museo britannico e di altri prestiti internazionali.
Una mostra alla National Portrait Gallery dedicata a Stanisław Wyspiański, uno degli artisti polacchi più importanti dell'800. Sedici ritratti in esposizione, molti dei quali mai esposti prima in Gran Bretagna per raccontare il talento artistico di una figura di spicco del movimento modernista, la Giovane Polonia.