Alla National Gallery di Londra, per la prima volta, un’esposizione monografica ripercorre il lavoro di Joseph Wright of Derby, concentrandosi sul ciclo di dipinti a lume di candela realizzati tra il 1765 e il 1773. Le opere selezionate mostrano una pittura carica di tensione, in cui la luce artificiale non è solo effetto scenico ma chiave di lettura filosofica. Wright non si limita a celebrare le scoperte della scienza, ma mette in scena l’ambiguità morale dell’osservazione, la solitudine dello sguardo, il confronto tra sapere e spettacolo. Nei dipinti esposti si riconoscono momenti emblematici di condivisione del sapere. In Three Persons Viewing the Gladiator by Candlelight, un artista sottopone il proprio disegno al giudizio dei presenti. In The Orrery, un filosofo utilizza un modello meccanico per spiegare il sistema solare, con una lampada a olio al posto del sole. In The Air Pump, la reazione di un gruppo familiare ad un esperimento scientifico oscilla tra meraviglia, dubbio e terrore. La luce diventa così uno strumento drammaturgico per esplorare temi come la morte, la malinconia, lo scetticismo. La mostra propone una rilettura critica dell’artista, spesso identificato con l’ottimismo razionalista dell’Illuminismo. Il suo stile, fortemente influenzato dal chiaroscuro caravaggesco, si distingue nella scena artistica britannica del XVIII secolo, allora poco incline a queste soluzioni espressive. Oltre ai dipinti, sono presenti disegni, oggetti e mezzotinti, che documentano anche la diffusione internazionale del suo lavoro grazie alle tecniche di riproduzione dell’epoca. Complessivamente vengono presentate oltre venti opere, tra cui diciassette provenienti dai Derby Museum, che custodiscono la più ampia collezione di lavori dell’artista.
Ichiko Aoba porta la sua musica rarefatta alla Royal Albert Hall di Londra. Con il nuovo album Luminescent Creatures, la cantautrice giapponese trasforma il palco in un paesaggio onirico, dove silenzi e melodie diventano viaggi interiori.
Al V&A di Londra la mostra Schiaparelli: Fashion Becomes Art racconta il genio visionario di Elsa Schiaparelli, pioniera del dialogo tra moda e surrealismo. Dai celebri abiti creati con Dalí alle nuove sculture di Daniel Roseberry, un viaggio nell’immaginazione senza confini della Maison più audace del Novecento.
La Courtauld Gallery di Londra svela un lato poco noto di Barbara Hepworth: la scultrice che dipingeva il vuoto. Con Hepworth in Colour, forme e pigmenti si intrecciano in un racconto vibrante, dove il colore non decora ma respira dentro la materia.
Il grande teatro contemporaneo di Gilbert & George
La Hayward Gallery ospita una retrospettiva monumentale di Gilbert & George con oltre sessanta opere dal 2000 a oggi. Collage fotografici, colori violenti e testi provocatori raccontano venticinque anni di arte radicale. Un affondo nella società urbana attraverso lo sguardo irriverente del celebre duo britannico.