Solo un muro separa le abitazioni di Georg Friedrich Händel e Jimi Hendrix: a 200 anni di distanza, due grandi innovatori della musica hanno scelto Brook Street, a Mayfair. Händel fu in assoluto il primo inquilino del civico 25, dove visse per 36 anni. Si tratta di una tipica casa a schiera in stile georgiano, all’epoca di Händel fresca di costruzione. Il compositore tedesco vi si trasferì subito dopo essere stato nominato Maestro della Cappella Reale da Giorgio II: qui creò celebri opere e composizioni strumentali, dal Messia a Music for the Royal Fireworks, e svolse le prove delle sue performance. “Mentre il signor Händel stava suonando la sua parte, non ho potuto fare a meno di pensare al lui come a un negromante in mezzo ai suoi incantesimi”, commentò una volta una vicina. Al numero 23 si trova invece la casa che Jimi Hendrix abitò con la fidanzata Kathy Etchingham negli anni caldi tra il ’68 e il ’69, quelli di Electric Ladyland e di Woodstock per intenderci. Pare che il virtuoso della chitarra si sia preso il gusto di decorarla personalmente in stile hippie con oggetti acquistati al mercato di Portobello. “È la mia prima vera casa”, disse a Kathy. Oggi gli appartamenti dei due musicisti sono riuniti in un unico museo, Handel & Hendrix: un luogo magico per curiosare tra i dischi di Jimi, ammirare le opere d’arte amate da Händel, provare clavicembali d’epoca e chitarre rock, oppure assistere a concerti, spettacoli, laboratori viaggiando nel sound della storia.
La mostra racconta l’incontro tra il regno hawaiano e la Gran Bretagna attraverso viaggi, simboli e memorie. Mantelli di piume, sculture sacre e opere contemporanee dialogano per restituire la voce di un popolo che ha attraversato il Pacifico e la storia.
Al V&A di Londra la mostra Schiaparelli: Fashion Becomes Art racconta il genio visionario di Elsa Schiaparelli, pioniera del dialogo tra moda e surrealismo. Dai celebri abiti creati con Dalí alle nuove sculture di Daniel Roseberry, un viaggio nell’immaginazione senza confini della Maison più audace del Novecento.
Alla Royal Opera House torna la regia visionaria di Andrei Șerban per il capolavoro di Puccini. Tra arie immortali e scenografie di grande forza visiva, la principessa di ghiaccio rivela la sua umanità.
Per la prima volta in Gran Bretagna una grande mostra esplora l’opera di Ketty La Rocca, figura chiave della Poesia Visiva e della Body Art italiana. In mostra oltre cinquanta opere tra gesti, parole, radiografie e immagini manipolate. Un viaggio radicale nei territori del linguaggio e dell’identità.