Indirizzo: 400 Oxford St, Marylebone, London W1A 1AB
Quando Henry Gordon Selfridge costruì il suo grande magazzino nel West End, per i londinesi lo shopping non fu più lo stesso. Primo a comprendere che fare spese poteva essere un’esperienza divertente, seducente e multisensoriale, l’imprenditore di origine statunitense fu un vero pioniere. Il maestoso edificio edoardiano di Oxford Street rifletteva perfettamente la personalità del suo fondatore, che di modesto aveva solo l’altezza. Quando la televisione ancora non esisteva e il cinema muoveva i suoi primi passi, Selfridge intratteneva la clientela meglio di un’esposizione e quasi come in una sala da ballo, con un occhio particolare alle signore. I suoi magazzini, era solito dire, erano “la terza attrazione turistica della capitale” dopo l’Abbazia di Westminster e la Torre di Londra. La cura per l’allestimento delle vetrine, “l’angolo delle occasioni”, l’abitudine di posizionare profumi e cosmetici immediatamente dopo l’ingresso sono solo alcune delle innovazioni che dobbiamo a lui. Il segreto era offrire un sogno ad ogni avventore e, soprattutto, non fermarsi mai. Nel 1928, per esempio, a Oxford Street furono installati ascensori che da soli valevano la visita: i clienti si ritrovarono ad andare su e giù per i reparti all’interno di scatole in bronzo e ghisa disegnate da Edgar William Brandt. Oggi è possibile ammirarli in tutto il loro splendore al Museum of London, con tanto di decorazioni ispirate ai segni zodiacali e cigni esotici di gusto giapponese.
La mostra racconta l’incontro tra il regno hawaiano e la Gran Bretagna attraverso viaggi, simboli e memorie. Mantelli di piume, sculture sacre e opere contemporanee dialogano per restituire la voce di un popolo che ha attraversato il Pacifico e la storia.
Ichiko Aoba porta la sua musica rarefatta alla Royal Albert Hall di Londra. Con il nuovo album Luminescent Creatures, la cantautrice giapponese trasforma il palco in un paesaggio onirico, dove silenzi e melodie diventano viaggi interiori.
Wayne Thiebaud. La dolce malinconia del quotidiano
La Courtauld Gallery dedica a Wayne Thiebaud la sua prima grande mostra nel Regno Unito. Tra dipinti e stampe degli anni sessanta, il mondo di gelati, torte e flipper diventa un ritratto epico ed insieme malinconico del consumismo americano.
Alla Wallace Collection di Londra arriva per la prima volta nel Regno Unito il famoso dipinto di Caravaggio, in dialogo con sculture antiche della collezione Giustiniani. Una mostra che intreccia sensualità e potere, luce e materia, riscoprendo la sfida tra pittura e scultura nella Roma del Seicento.