La fotografia tedesca del XX secolo è al centro della mostra Typologien, un’ampia indagine curata da Susanne Pfeffer e ospitata nel Podium della sede milanese della Fondazione Prada. L’esposizione esplora il concetto di tipologia, un metodo di classificazione nato in botanica tra il XVII e il XVIII secolo e successivamente applicato alla fotografia come strumento per analizzare la realtà. Attraverso un percorso non cronologico, ma basato su affinità tipologiche, la mostra riunisce oltre 600 opere di 25 artisti e artiste, tra cui Bernd e Hilla Becher, Andreas Gursky, August Sander e Wolfgang Tillmans. Il sistema di pareti sospese che suddivide lo spazio espositivo suggerisce connessioni inaspettate tra autori di epoche e approcci diversi, rivelando il sottile equilibrio tra documentazione oggettiva e scelta soggettiva nella fotografia. Come afferma Pfeffer, l’accostamento di immagini permette di cogliere ciò che è individuale e ciò che è universale, sfidando gerarchie visive e convenzioni estetiche. Nell’era digitale, dove la catalogazione e la diffusione delle immagini avvengono in pochi istanti, Typologien invita ad una riflessione più profonda sul nostro modo di vedere e interpretare la realtà.
Palazzo Citterio ospita un’opera immersiva di Chiara Dynys: onde meccaniche, luce e parole emergono nello spazio ipogeo, evocando un paesaggio mentale che unisce sogno, ricordo e illusione visiva.
In esposizione dieci dipinti di grandi dimensioni della serie NADA, realizzati tra il 1999 e il 2025. Le prime opere di questa serie nascono dall’esplicita volontà dell’artista di cancellare l’immagine della crocifissione nel tentativo di sperimentare, per usare le parole di Thierry De Cordier, la “grandezza del nulla”.
Natura, ricordo e rinascita: la storia secondo Nico Vascellari
Con una visione intensa e profondamente evocativa, l’artista reinterpreta la storia della Sala delle Cariatidi, un luogo intriso di memoria, trasformandolo in uno spazio di riflessione sul rapporto tra natura, ricordo e rinascita. L’opera diventa così un ponte tra epoche diverse, che invita il pubblico ad interrogarsi sul significato della rigenerazione attraverso l’arte.
I restauri della famiglia Gasparoli nell'obiettivo di Marco Introini
L’esposizione presenta 30 scatti di un autore di spicco della fotografia di architettura che raccontano alcuni degli interventi di Gasparoli realizzati a Milano su edifici pubblici e di culto, dimore private e monumenti.