James Abbott McNeill, <em>Whistler's Mother (Arrangement in Grey and Black No.1)</em>, 1871, Musée d’Orsay, Paris, France | Courtesy Tate Britain
Tate Britain dedica una grande retrospettiva a James McNeill Whistler, artista americano che ha rivoluzionato il gusto visivo dell’Ottocento e anticipato la modernità. La mostra riunisce dipinti, stampe, disegni e progetti decorativi in un percorso che attraversa l’intera carriera dell’artista, dal primo soggiorno a Parigi fino agli ultimi anni a Londra. Nato a Lowell, Massachusetts negli Stati Uniti nel 1834 e formatosi tra l’Accademia Militare di West Point e l’ambiente bohemien parigino, Whistler è stato tra i primi a sostenere l’autonomia dell’arte rispetto alla politica, alla morale o alla narrazione. Il suo motto era “l’arte per l’arte" e tutta la sua opera è attraversata da una ricerca estetica che privilegia l’armonia delle forme, l’equilibrio dei toni, la musicalità della composizione. I titoli delle sue opere, spesso ispirati al lessico musicale (Nocturne, Harmony, Arrangement), dichiarano questa aspirazione ad una pittura astratta, pura, indipendente dal contenuto. Whistler è stato un innovatore anche nel campo della grafica e del design. Con le sue stampe di Venezia e Londra ha reinventato la veduta urbana in chiave atmosferica, mentre nella celebre Peacock Room ha realizzato uno degli esempi più sofisticati di decorazione d’interni come opera totale. La mostra alla Tate Britain rende conto di questa versatilità, mettendo in luce l’evoluzione stilistica dell’artista e il suo ruolo cruciale nel passaggio dal realismo accademico all’estetismo simbolista. Tra le opere in esposizione figurano alcuni dei suoi capolavori più noti, come Nocturne in Black and Gold: The Falling Rocket - dipinto che provocò l’accesa polemica con il critico John Ruskin e un celebre processo per diffamazione - e Arrangement in Grey and Black No. 1, universalmente conosciuto come Whistler’s Mother, oggi considerato una delle icone dell’arte americana. La mostra invita a riscoprire un artista cosmopolita, elegante e radicale, che ha segnato una rottura con la tradizione vittoriana e ha influenzato profondamente l’arte europea tra XIX e XX secolo. Il suo rifiuto dell’aneddoto e del sentimentalismo, la centralità data alla forma e all’atmosfera, la sua attenzione ai modelli orientali e alla composizione musicale ne fanno un precursore diretto di simbolisti, secessionisti e modernisti.
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La National Portrait Gallery di Londra celebra il centenario di Marilyn Monroe con una mostra dal 4 giugno al 6 settembre 2026. Fotografie e opere di grandi artisti dialogano con abiti e oggetti personali, offrendo un ritratto complesso che va oltre il mito della diva.
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