Tradizione e innovazione. Un connubio che è al centro della pratica artistica di San A Han, un’artista coreana che vive a Seoul e che per la prima volta - dopo la monografica che le ha dedicato l’importante istituzione coreana OCI Museum of Art - approda in Occidente alla Galleria Fumagalli di Milano con questa esposizione a lei dedicata. L’occasione italiana esplora alcune delle tematiche care alla giovane artista coreana: quelli della pittura orientale tradizionale, come i Sansu-hwa, i dipinti di paesaggi dell'epoca Josen, e i Gwaneum-do, le icone buddiste che rispecchiano i desideri religiosi di benedizione, che rinascono in una chiave moderna e innovativa. San A Han li trasforma in sculture morbide e in dipinti stratificati realizzati con Meok (inchiostro di china), tessuto di cotone e cuciture che divengono il risultato di un'intima rivisitazione della tradizione attraverso un procedimento di creazione che l’artista stessa definisce performativo. Nei suoi linguaggi visivi, figurativi e simbolici, San A Han non si limita a costruire narrazioni logiche e organizzate, ma ritrae memorie frammentate ed emozioni contraddittorie, concentrandosi soprattutto sui contrasti legati all'amore. Secondo l'artista, "la linea è l'essenza della pittura tradizionale coreana". Per dipingere il suo paesaggio interiore, Han usa il pennello e l'ago che rispondono direttamente al suo corpo e ai relativi movimenti. Così, come la forza corporea di impugnare e muovere il pennello si riflette nelle linee tracciate con il Meok, le linee di cucitura rivelano il processo performativo attraverso cui l'artista concepisce le proprie opere.
Le meravigliose creature di Nicolas Party sotto la minaccia dell'estizione
Nell'ultimo anno l'immaginario di Nicolas Party si è evoluto: ha dipinto grandi incendi boschivi e dinosauri. When Tomorrow Comes stabilisce una chiara connessione tra il lavoro e l’idea di estinzione. La fine dell’umanità e di molte altre specie è il tema di interesse dell'artista.
Ironia e intellingenza per andare all'essenza delle cose. La poetica di Tino Stefanoni
Vicino alle ricerche del filone concettuale, pop e minimalista, Tino Stefanoni non aderisce ad alcun movimento e preferisce mantenere un gusto grafico che riduce i soggetti a segni pittorici e che si rinnova nel corso del tempo attraverso la continua sperimentazione di nuove tecniche.
Se la complessità dell'approccio alla scultura è indiscutibile, il fattore che rende la pratica artistica di Pino Pascali così geniale e originale è un altro. Pascali è un artista sempre attuale perché era un "esibizionista".
Una mostra che ripercorre alcune tappe fondamentali della storia del tatuaggio, una delle più antiche forme di espressione artistica dell’uomo dalle sue origini millenarie fino ad oggi, concentrandosi in particolare sull’area del bacino del Mediterraneo.